NE COMBINIAMO DELLE BELLE... parte seconda! - SABATO 16 APRILE 2016 - ore 9.30

Riproviamo ad allenarci in combinato con la frazione di bici all'Autodromo di Imola (semaforo sempre verde) e quella di corsa all'interno del Parco delle Acque minerali.
Seguiranno i dettagli tecnici, ma soprattutto l'immancabile locandina del Maestro.
Intanto iscrivetevi;)
FORZA IMOLATRIATHLON!

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1) Luca Cavina Io ci sono !!!

2) Anch'io!! Marco Nanni

3)presente!! Antonio Gaddoni

4) Francesca Benzi

marzocchi ok

Ciao a tutti,

ecco i dettagli tecnici dell’allenamento combinato:

Ritrovo e posizionamento materiali: Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" (di fronte al Museo) ore 09.00
Breve briefing introduttivo: ore 09.15
Orario di partenza:09.30 (tassativo).
Durata dell'allenamento:circa 3 ore;
Percorso: collinare per la frazione di bici (pista autodromo - 5Km circa) e misto per la corsa all'interno del Parco delle Acque Minerali (2Km circa).
Abbigliamento consigliato: body da gara (opportunamente integrato).


Descrizione dell’allenamento:

4 x (10km circa bici e 2Km circa corsa)

Questo tipo di allenamento serve principalmente a sperimentare le sensazioni dovute al passaggio dalla bici alla corsa e viceversa. Ciò che quindi è fondamentale è cercare una forte intensità nelle fasi immediatamente precedenti e successive al cambio.
Detto questo, partiremo con la prima frazione di corsa tutti insieme, come warm up e ricognizione del percorso che dall'autodromo ci porterà all'interno del parco. Una volta tornati all'autodromo il primo cambio e da quel momento ciascuno effettuerà l’allenamento in base alle proprie capacità, cercando di condurre primi 1000m ad elevata intensità, rallentare nella parte centrale per poi sprintare gli ultimi 200m arrivando alla fase del cambio sotto sforzo (simulazione dello stato fisico in gara).
Naturalmente potete decidere di ridurre anche il numero di ripetute a seconda del tempo a disposizione e della vostra preparazione.
In conclusione, ciò che rende pagante questo genere di allenamento sono le frequenti variazioni di ritmo e la possibilità di provare per 4 volte (anche con approcci diversi) le fasi dei cambi.

PEDALATE E CORRETE NUMEROSI e FORZA IMOLA TRIATHLON!!

Marco

NB:per consentire la migliore organizzazione dell’attività ISCRIVETEVI QUI SUL FORUM con le consuete modalità e ponete tutte le domande che avete prima di arrivare, in modo da essere subito pronti per partire.

6) Federica Pirazzoli
7) Pesci Maurizio

Simoni (sono reperibile spero che non mi chiamano)

8 ) simoni

pietro peluso presente

10-Alex Ortolani

11) Il Maestro (e aspetto Simone al varco...)

12)Daniela Martelli

13) Millegambe (costretta!)

14) Davide Mercuri

15) Mattia Santandrea

16) Mirco Cornazzani

17) Fiorenzo Rinaldi

18) Martino Dall'Osso

19) Fabio Galassi

20) Pietro Ravagli

Il secondo atto del combinato bici-corsa si è concluso con la partecipazione di una nutrita schiera di triatleti che hanno scaldato i motori in vista dell'imminente inizio di stagione.
Buona l'impressione generale, ottima la forma già raggiunta da alcuni!
Detto ciò, visto che mi son reso conto del gap da recuperare, non perdo altro tempo, vi saluto e vado ad allenarmi! ... !!!

Ne combiniamo delle belle??? Cominciamo con il cambiare quel “belle” !
Propongo di sostituirlo con  “toste”, possiamo dire “sfrenate”, possiamo pure dire “intense e coinvolgenti”!
Ed eccomi qua, non potevo esimermi da una valutazione a freddo sul combinato di sabato scorso al circuito di Imola… la scrivo solo ora perché solo ora sono in grado di farlo. Solo ora infatti ricordo la giornata, anche se ho ancora qualche vuoto di memoria che non mi consente di colmare tutte le lacune.
Sarà stata la mia deficitaria condizione ciclistica che mi ha impedito di godere appieno del fascino del combinato bici-corsa, sarà stato che ho litigato con la mia bici che a un certo punto della mattinata, vergognandosi di me voleva disarcionarmi e andarsene a casa …  è stata una lotta per mantenere il controllo del manubrio!
Una cosa a mia discolpa però l’ho trovata, è stato difficile trovare una scusa, ma l’ho trovata!
Il mio combinato è stato viziato alla partenza quando nel giro di 10/15 secondi, il tempo per infilare il casco e azzerare il contachilometri, mi sono accorto che non c’era più nessuno, un po’ come il coyote di bip bip.
Forse il fatto di non aver mai partecipato alle gite in bici di quest’inverno mi ha impedito di interpretare esattamente quel primo segnale che ho ingenuamente sottovalutato: rimanere 50 - 100 metri dietro il gruppo in situazioni di adrenalinico agonismo significa essere segnati, non vi è speranza alcuna di riprendere il gruppo! E’ un po’ come cadere un mare da un traghetto, puoi nuotare quanto vuoi ma sei fottuto!
Allora una cosa l’ho imparata: al combinato non si cincischia!
Per la verità però lancerei la proposta di una moratoria d’avvio un po’ come nelle tappe del giro d’Italia, una partenza simbolica, un ricompattamento del gruppo e solo dopo si scatenano in cavalli sui pedali … chissà se riuscirò mai a dirlo al gruppo …  sabato scorso non ce l’ho fatta, sarebbe stato come voler parlare a un boeing 747 in decollo!
Insomma tra vento in faccia alla Tosa e partenza bruciante ho fatto un allenamento di retrovia raccattando per strada solo qualche sparuto compagno che aveva calato il mulinello dei pedali …
Ma nonostante il passo diverso, il fatto che si girasse tutti in tondo alla fine mi ha dato la possibilità di vedere la prova dei miei compagni, a partire dai primi, tra cui il Furetto e un paio di nuovi acquisti che mi sono parsi subito “ceppi di legno buono” e di cui credo ci sarà occasione di parlare ancora nel corso della stagione quando li conoscerò meglio.
Dietro di loro le vecchie volpi e la variegata schiera di volenterosi triatleti che già a inizio stagione mostrano di essere tutti intenzionati a migliorare il loro livello … rendendo a me sempre più difficile rimanere aggrappato al movimento con le unghie e con i denti!
Un appello a chi è mancato: fatevi vivi la prossima volta così che possa magari anche io trovare dei miei simili. Perché quelli di sabato scorso, alla Tosa c’è ancora chi non capisce bene cos’erano …

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