[Triathlon Sprint] 7/05/2016 - Triathlon Sprint Città di Rimini – Rimini (RN) - Gara di Campionato Sociale

Programma:
SABATO 7 MAGGIO 2016
07.00 – 20.00 : APERTURA SEGRETERIA GARA / CONSEGNA PACCHI GARA CHALLENGE RIMINI 2016
07.00 – 08.15 : CONSEGNA PACCHI GARA IV TRIATHLON SPRINT CITTA’ DI RIMINI
07.00 – 08.45 : APERTURA ZONA CAMBIO IV TRIATHLON SPRINT CITTA’ DI RIMINI
08.50 BRIEFING TRIATHLON SPRINT C/O TEATRO NOVELLI
09.00 PARTENZA BATTERIA FEMMINILE IV TRIATHLON SPRINT CITTA’ DI RIMINI
10.00 PARTENZA I BATTERIA MASCHILE IV TRIATHLON SPRINT CITTA’ DI RIMINI
A seguire batterie IV TRIATHLON SPRINT CITTA’ DI RIMINI

COSTO DELL’ISCRIZIONE
Euro 40,00 Senior e Master (Abbiamo chiesto all'organizzazione se ci fanno una riduzione per iscrizioni multiple)
A partire dal 31 marzo 2016 il costo passerà ad Euro 50,00
Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2016 - Per iscrizioni come società dobbiamo considerare una settimana prima!!

Vorremmo fare le iscrizioni come società: chi vuole partecipare, può già inserire il proprio cognome e nome, preceduto dal numero progressivo.
Appena possibile, vi informeremo in merito al costo dell'iscrizione: male che vada sarà quella sopra indicata.

1) marco nanni

L'organizzazione del Challanger di Rimini ci concede per lo Sprint di Sabato 7 Maggio (gara di Campionato Sociale) una iscrizione gratuita ogni 10!!!
Raccogliamo le adesioni fino al 25 Aprile, poi segnaleremo il costo dell'iscrizione che potrà avere qualche leggera variazione in funzione del numero degli iscritti (si devono considerare anche le commissioni di Active).

2) Luca Cavina

3) marchi Davide

4) ANTONIO GADDONI

5) Il Maestro

6)Andrea Zaccherini

7) Giorgia D'Angeli

Marzocchi

8)marzocchi

9 - paolo bagnaresi

10) - Paolo Gaddoni

11) Mattia Santandrea

12)Musconi Maurizio

13) Martino Dall'Osso

14) mercuri davide

ok Pietro Peluso

16) Paolo Righini

17) Fiorenzo Rinaldi

18) Stefano Salomoni

19) Simone Conti

20) Simoni

" />
A Rimini regnavano i Malatesta… appunto regnavano… Ora regna l’Imolatriathlon!
Non c’è osservatore attento che non abbia ormai chiaro quanto sta accadendo, non c’è atleta accorto che non sappia da che parte dovrà temere le future maggiori insidie, non c’è appassionato di triathlon che non apprezzi l’impetuosa nuova corrente tri-atletica.
Sabato scorso al Challenge di Rimini la squadra tutta si è prodotta in una prova di notevole valore sportivo, mostrando eccellenze, confermando certezze, e sfoderando anche nuove promesse. E questo è il massimo che si può chiedere a un gruppo sportivo: far bella mostra dei propri gioielli, dare un’immagine di compattezza senza incertezze e facendo intravedere il futuro fiorire di nuovi talenti. Tutto in uno, tutto in un marchio di qualità, tutto nel nome dell’Imolatriathlon.

Ma la perfezione si sa non è di questo mondo e quindi se vogliamo proprio essere obiettivi qualche leggerissima sbavatura la possiamo anche trovare, quei piccoli nei che stimolano a migliorarsi ancora.
Come interpretare allora la troppo buona educazione del Furetto che per non sembrare troppo avido ha inconsciamente rinunciato al premio riservato ai primi sei assoluti, arrivando settimo? E’ un gesto nobile e altruistico se interpretato secondo i canoni umanitari, è un gesto equo se visto in un’ottica di congrua spartizione della ricchezza, è un gesto caritatevole secondo i precetti religiosi ed è un gesto solidale in ordine alle lotta alle diseguaglianze sociali, MA qui si parla di triathlon!
Sebbene duole dover correggere tale altruistica propensione occorre inculcare al ragazzo d’oro un po’ di sana cattiveria. Niente paura! La squadra è già corsa ai rimedi attingendo alle enormi risorse interne. Si è pensato infatti ad un periodo di affiancamento con il Marzok per instillare nel più giovane compagno quella spietatezza che solo un animo provato da mille battaglie può trasmettere.
La vicinanza al Marzok determinerà una sorta di condizionamento mentale che se ben gestito consentirà al Furetto di non aver più pietà per nessuno in gara. A cominciare dall'approccio alla partenza, imitando i gesti del Marzok che per auto indursi una scarica adrenalinica si strofina energicamente sabbia bagnata sul collo, per continuare con l’approccio in bici dove la percezione deve essere di un unico continuo rettilineo senza curve che rallentino l’andatura, per poi arrivare alla corsa dove chi precede non è un altro uomo ma una preda!
Se ben dosato questo periodo di condizionamento mentale sarà certamente efficace. Ma occorre prudenza! Appunto occorre ben dosare il periodo di esposizione alle sollecitazioni del Marzok che per tutti gli altri possono risultare letali.
E qualche volta sono leggermente nocive anche per Marzok stesso, come lo scorso sabato in curva sulla rotonda del percorso di bici. La sua tattica di gara ciclistica che non prevede distinzioni tra il dritto e la curva può a volte essere fatale… se l’asfalto non è perfettamente liscio e privo di sabbiolina, la forza centrifuga a cui è sottoposta la sua bici è eccessiva anche per un manubrio come il suo, ed ecco che la caduta malefica inficia lo sforzo.
L’avverso destino ha voluto che a Rimini si verificasse quella imprevedibile concomitanza di eventi! Maledetta rotonda, maledetta sabbiolina, e soprattutto maledetta legge della fisica! Niente paura però, nessun danno… se non un po’ all'asfalto che ha subito l’impatto con il Marzok, speriamo che l’Anas non se ne accorga!

Destino avverso anche per il Gaddo (Antonio) che ha forato in bici, ma che figura comunque in classifica a prova della sua capacità di concludere la frazione di bici su una ruota sola. Magnifico talento anche il suo e oltre alla prestanza fisica fa sfoggio delle sue doti da equilibrista. Qualche malalingua insinua che la foratura sia frutto della faida tra Gaddon’s e i Cavina’s. E l’assenza di uno dei due Cavina’s (Juis) infatti rappresenta una prova a carico se si dà credito a chi sostiene di averlo visto lungo il percorso travestito da extra-comunitario dello staff di gara per gettare qualche puntina da disegno proprio al passaggio del Gaddo. Ma fino a prova contraria non possiamo che schierarci dalla parte degli innocentisti… sebbene conoscendo il soggetto qualche dubbio lo abbiamo…

Come poi non parlare di Giorgia la novizia di turno che ha ben figurato in un esordio che nemmeno il sottoscritto avrebbe immaginato. Uscita fuor dal pelago in 15esima posizione ha stretto i denti e ha consesso ben poco alle rivali, visto che solo poche di loro sono riuscite a raggiungerla nelle due successive frazioni. Lasciamola affinare un po’ la strategia di gara, cercando magari di risparmiare qualcosa nel nuoto per avere qualche compagna con cui condividere la bici e non doverla affrontare col vento in faccia per tutto il percorso, ed ecco che il movimento femminile avrà trovato una degna avversaria. Ultima annotazione il posto di categoria: il secondo… un risultato a cui, dopo anni di militanza, non mi sono mai nemmeno avvicinato! Brava!

Anche una nota di merito allo Juniores è dovuta… Davide anche lui alla sua prima gara ha chiuso bene la sua prova. Il tempo non conta in caso di atleti così giovani che prima di cercare la prestazione devono cercare la confidenza con la disciplina e da quanto mostrato alla prima esperienza di carriera il ragazzo è una bella promessa. Sempre facendo il confronto col sottoscritto alla prima gara, non posso che ammettere di essermi comportato sicuramente peggio. Sappiamo tutti che gestire una gara di triathlon comporta un certo impegno anche mentale che si acquisisce con l’età e con l’esperienza, ma la prova del giovine cadetto è stata già all'altezza della situazione, Bravo anche lui!

In ultimo, non me ne vogliano gli altri di cui non ho parlato per motivi di tempo, comunque tutti meritevoli, in ultimo dicevo vorrei spendere due parole per Symon (Conti), il mio obiettivo preferito, l’uomo da battere, il mio bersaglio perfetto, quello che a Rimini mi ha preceduto per 20 fottutissimi secondi… La sua fortuna è stata solo quella di partire in un diversa batteria, perché se lo avessi visto davanti di 20 secondi avrei messo alla frusta tutti i miei cavalli per riprenderlo… avrei lanciato all'inseguimento la mia muta di cani e lo avrei attaccato dall'aria con una batteria di falchi addestrati… se lo avessi visto! Se solo lo avessi visto davanti! Ma di buono c’è che il margine si è assottigliato, lo scarto si è finalmente azzerato e se le mie povere ossa me lo premetteranno sarà una vera gioia un giorno passargli davanti con fare beffardo… più che correndo direi gongolando! Ma non era ancora tempo e allora alla prossima, amico mio!

ahahahah sei un grande Maestro!!!
Devo ammettere che l'immagine di Juis travestito da extra comunitario mi ha fatto morie ahah